Libri sottolineati
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Sono una persona ottimista e positiva, ma credo che noi umani non siamo costruiti con una sola versione di noi stessi, ma siamo il risultato di diverse che passano attraverso tutte le sfumature dal nero al bianco. In “Morire non è ciò che fa più male” ho voluto concentrarmi proprio su questa scala di sfumature, su ciò che ci definisce come gli esseri contraddittori che siamo, capaci, per esempio, di mostrare solidarietà in certe situazioni e, allo stesso tempo, intolleranza in altre. Tutti abbiamo i nostri lati più o meno oscuri e nel mio romanzo ho voluto esplorarli e sottolinearli.
Sono una femminista, fa parte della mia pelle, del mio DNA. C’è chi ha letto “Morire non fa più male” come femminista, cosa di cui sono contento, perché non era intenzionale. Suppongo che, essendo parte delle mie convinzioni più profonde, sia emerso nella storia in modo naturale e spontaneo. Il femminismo sta vivendo un momento storico, con un livello di rivendicazione e di consapevolezza che è assolutamente trasversale e che mi dà molto incoraggiamento e speranza.
Come sottolineare un libro in pdf
“Il buon critico è un lettore che sa sottolineare correttamente e che, in virtù di questo, sa costruire una lettura rappresentativa del testo, basata su citazioni appropriate. Mi viene in mente ciò che Walter Benjamin scrisse in una delle sue tredici tesi sulla tecnica del critico: “Polemica significa distruggere un libro citando alcune delle sue frasi”. Ma questo non è sempre il caso, naturalmente”.
Un mio amico scrittore mi ha rivelato qualche giorno fa che non sottolinea i libri quando legge, il che mi sembra quasi un ossimoro. Ognuno legge a modo suo, naturalmente: ogni lettore è un mondo a sé. Ma non posso fare a meno di tornare ancora e ancora al ricordo di una professoressa universitaria che, quando scoprì che una studentessa leggeva senza sottolineare, le chiese: “E quando passa il tempo, come fai a trovare qualcosa? Lo rileggi per intero? Forse a quell’età si pensa che ciò che si legge lo si ricorderà per sempre. Quella frase, in ogni caso, ha segnato un momento chiave nella storia del mio apprendimento della sottolineatura dei libri.
Sottolineare le frasi nei libri
Sottolineare nei libri, sì o no? Questa è la domanda. Per alcune persone, i libri sono un oggetto sacro i cui angoli non devono essere girati e le cui pagine non devono essere sottolineate. Per altri, la tentazione di segnare le frasi che incontrano li tiene con la matita in mano durante la loro lettura. I sette libri che vi presentiamo oggi sono tra quelli che sfidano la volontà di mantenere il libro intatto perché hanno così tante citazioni da cui possiamo imparare… che probabilmente sottolineeremo come pazzi durante tutta la lettura.
Quale citazione considererebbe perfetta per aiutare in qualsiasi situazione che le si presenta nella vita? Questa è la premessa di This Too Shall Pass, un romanzo sullo strazio della perdita, sulla morte e sulla speranza di andare avanti. È difficile resistere a sottolineare frase dopo frase del romanzo, a partire dal titolo, che è, tra l’altro, la risposta dell’autore alla domanda con cui inizia la trama.
La frase che non possiamo passare senza sottolineare: “Dopo tutto, amiamo come siamo stati amati nell’infanzia, e gli amori successivi sono spesso solo una replica del primo amore”. Quindi devo a te tutti i miei amori successivi, compreso l’amore selvaggio e cieco che provo per i miei figli”.
Sottolineare i testi
La lettura non è un dialogo pagina-mente, tanto meno un dialogo editore-persona. La lettura è la scoperta che faccio di me stesso quando le mie esperienze personali si intersecano con quelle che qualcun altro ha messo in parole. Cioè la voce che senti nella tua testa mentre leggi. Questa è l’esperienza di lettura per me e ciò che cerco di ottenere ogni volta che inizio un nuovo titolo.
Gli do due stelle perché c’è un capitolo molto buono (sulla violenza sottile che permettiamo nelle relazioni) ma a parte questo, è un libro sui bianchi con i problemi dei bianchi.