Quali SSD per NAS?

Quali SSD per NAS?

I migliori dischi rigidi per i server

Nel mondo dell’hardware di oggi, se vuoi migliorare le prestazioni del tuo PC, tutto sta nello scegliere un buon disco a stato solido, o SSD in breve. Gli SSD sono caratterizzati da alte velocità di trasferimento dati e tempi minimi di accesso ai dati.

Il Corsair Force MP600 dispone di un’interfaccia PCIe 4.0 ×4 che può essere utilizzata con schede madri con chipset PCIe 4.0 ×4 compatibili, come la X570 per Ryzen 3000 e superiori. Possono essere utilizzati in schede madri con connessioni PCIe 3.0 ×4, ma la loro velocità massima sarà limitata. La serie MP600 Pro XT è PCIe 4.0 ×4 e include uno spesso dissipatore di calore per garantire che non ci siano limitazioni termiche e quindi funzionerà alla massima velocità. Corsair MP600 Pro LPX series, adatto allo slot M.2 della Playstation 5.

E ancora un altro PCIe 4.0, l’Aorus NVMe Gen 4, adatto alle schede madri con chipset X570 di AMD e ai processori Ryzen 3000. Serie Western Digital SN850. La serie XPG Gammix S70 di ADATA è dotata di un dissipatore di calore in alluminio e ha una connettività PCIe 4.0 ×4, che le fa raggiungere una velocità sequenziale di 7400 MB/s. Implementa la crittografia fisica AES-256 e ha un’alta durata.

Caratteristiche dei dischi rigidi Nas

Quando si parla di sistemi NAS, si tratta di dispositivi che si collegano a una rete locale via Ethernet. Questi possono anche essere accessibili dall’esterno della rete, purché siano configurati correttamente. Ci sono varianti di questo tipo di sistema che non hanno una connessione Ethernet e optano per connessioni USB o Thunderbolt, ma sono chiamate DAS (Direct Attached Storage).

Le soluzioni NAS più semplici sul mercato hanno in genere due alloggiamenti per le unità di archiviazione. Le versioni più “professionali” di solito hanno quattro o più baie. Occasionalmente permettono l’installazione di SSD M.2 per funzioni di cache e l’installazione di schede di espansione.

Il problema principale degli SSD è la loro limitazione TBW (terabyte scritti). TBW indica il numero di Terabyte che possono essere scritti su un SSD. Per l’utente medio questo parametro è poco rilevante, dato che normalmente scriverà 50-100 GB al giorno.

Server Ssd

Le unità meccaniche sono l’opzione migliore per l’archiviazione di grandi quantità di dati su un NAS, ma se si vuole optare per un hardware più moderno, ci sono SSD NAS disponibili. Non solo è possibile memorizzare i dati su queste unità a stato solido, ma è anche possibile utilizzare gli SSD PCIe NVMe come cache per migliorare le prestazioni NAS. Gli SSD si abbinano perfettamente ai migliori NAS per la casa. Ecco le nostre raccomandazioni per il miglior SSD per i dispositivi NAS.

Come Seagate, Western Digital ha una famiglia di SSD ottimizzati per l’uso NAS. Il Red SA500 è simile in molti modi alla serie IronWolf 110 di Seagate, e questa è una grande notizia per chi cerca un buon affare, poiché questo SSD è generalmente più conveniente.

Lo svantaggio principale nell’usare la tecnologia SSD invece dei tradizionali HDD è la limitazione della capacità. La capacità massima a cui si può acquistare l’IronWolf 110 è di 4TB. Confrontate questo con i 16TB delle unità meccaniche e capirete perché la maggior parte dei proprietari di NAS preferisce ancora gli HDD. Infine, c’è il prezzo, che sale rapidamente alle stelle con gli SSD di maggiore capacità.

Nas ssd

Quando si parla di sistemi NAS, si tratta di dispositivi che si collegano a una rete locale via Ethernet. Si può accedere anche dall’esterno della rete, purché siano configurati correttamente. Ci sono varianti di questo tipo di sistema che non hanno una connessione Ethernet e optano per connessioni USB o Thunderbolt, ma sono chiamate DAS (Direct Attached Storage).

Le soluzioni NAS più semplici sul mercato hanno in genere due alloggiamenti per le unità di archiviazione. Le versioni più “professionali” di solito hanno quattro o più baie. Occasionalmente permettono l’installazione di SSD M.2 per funzioni di cache e l’installazione di schede di espansione.

Il problema principale degli SSD è la loro limitazione TBW (terabyte scritti). TBW indica il numero di Terabyte che possono essere scritti su un SSD. Per l’utente medio questo parametro è poco rilevante, dato che normalmente scriverà 50-100 GB al giorno.